“Alla Tavola della Principessa Costanza”
Festa Medievale
Itinerario artistico, gastronomico nella Diano dei Principi Sanseverino XX edizione
Teggiano (Salerno) / 11 – 12 – 13 Agosto 2013
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La storia
Nel 1480 Antonello Sanseverino, Principe di Salerno e Signore di Diano sposa Costanza, figlia di Federico da Montefeltro, il grande Duca di Urbino. (foto di Giuseppe D’Ambrosio – Napoli)
In ricordo di questo avvenimento, per riviverne i fasti e la magnificenza, la Pro Loco di Teggiano, ogni anno, organizza questa festa medioevale di metà agosto.
È una occasione unica per poter godere di tutto il patrimonio artistico e culturale di Teggiano visto che in tutti i monumenti, contemporaneamente aperti per l’occasione, sono possibili visite guidate.
Accompagnati da sbandieratori e tamburini, allietati dal suono melodioso e accattivante dei musici, distratti dai vari spettacoli allestiti da numerosi giocolieri, menestrelli, mangiafuoco si possono godere, lungo il percorso appositamente prestabilito, le delizie di pietanze sapientemente imbandite nelle Taverne.
Si comincia con la Taverna della Congiura dove si assaporano salsiccia, salame et cacio fresco, prelibati prodotti del luogo.
In un continuo via vai di gente intenta a leccarsi i baffi si arriva poi alla Taverna dell’Assedio dove si viene letteralmente aggrediti dalla fragranza della salsiccia de porco in su la brace et provola rostita, per passare poi alla Taverna della Vecchia Porta con i succulenti civiere de cinghiale o de agnello.
L’itinerario ha il suo dolce epilogo presso la Taverna de lo Falco dove si trovano bicchinotto, tunnuliddo et coronetta et pizzichino a volontà.
Una tre giorni artistico-gastronomica nella Diano medioevale dei Principi Sanseverino, indomabili Signori del sito, fervidi e arditi sostenitori degli Angioini, nonché fieri avversari degli odiati Aragonesi di Napoli.
La manifestazione di agosto ’98 ha avuto una vasta eco sia di stampa che di pubblico. È stato calcolato che nei tre giorni sono circolate per il Centro Storico di Teggiano non meno di 50.000/60.000 persone provenienti la maggior parte dal napoletano e soprattutto dalla zona costiera, attirate da una buona campagna pubblicitaria basata su:
- frequenti annunci radiofonici di emittenti private (con un bacino d’utenza che copre la Campania, la Basilicata e la Calabria);
- un buon materiale cartaceo (manifesti, locandine, brochure, volantini);
- pubblicità su quotidiani a tiratura nazionale;
- numerosi articoli su riviste specializzate (MEDIOEVO, CAMPANIA FELIX, QUI TOURING, GENTE VIAGGI, ALPITOUR) e quotidiani (La Repubblica, Il Mattino, Il Sole 24 ORE, Il Corriere della Sera, La Città).
Ma il veicolo pubblicitario più efficace e trascinante è risultato il passa-parola effettuato da chi, presente alla precedente edizione, ha trasmesso con entusiastico slancio l’emozione ricevuta per essere stato calato perfettamente nell’atmosfera medioevale.
La qualità e la valenza turistica della manifestazione è stata sottolineata anche da un servizio filmato che la RAI ha trasmesso nel TG3 e con un servizio su RAI INTERNATIONAL.
Sulla scia di questi risultati tanto più esaltanti in quanto raggiunti in appena cinque edizioni, per le edizioni future è stato stilato un progetto che prevede l’ampliamento del Corteo Storico con la creazione di nuovi costumi d’epoca, la realizzazione di un gruppo di Danza Medioevale e Musici, la ricostruzione fedele di arti e mestieri, messa in scena lungo tutto il percorso di spettacoli di sicura valenza medioevale per creare il clima adatto,l’allestimento su tutto l’itinerario di scenografie medioevali e una ancor più diffusa campagna pubblicitaria.
Il risultato più significativo è l’essere riusciti a ricreare l’atmosfera ed il clima di un tempo.
Passeggiando per il centro storico si ha l’impressione di tornare indietro nel tempo e di vivere come in un film.
Questa sensazione è ulteriormente accresciuta dalla introduzione dell’uso della moneta del XV secolo.
Passando per la Banca di Cambio, posta all’inizio del percorso, si potranno usare per ogni tipo di acquisto nelle taverne, al mercato ed in tutto il centro storico ducati, tarì e tornesi riconiati secondo gli antichi disegni.
Al fine, poi, di studiare a fondo le nostre radici è stato preparato un progetto per una pubblicazione di grande pregio editoriale (stampa su carta patinata con numerose fotografie a colori e rilegatura in brossura con sovracopertina a colori) che partendo dall’analisi dei vecchi mestieri porti ad evidenziare come nel corso dei secoli alcune tradizioni si sono conservate nel tempo mentre altre sonocomparse.
In questo si inserisce la festa medioevale che proponendo, con rigore storico, ricostruzioni di vecchi mestieri potrà favorire nel prossimo futuro la riscoperta di vecchie attività artigianali che potranno rappresentare nel progetto più ampio di sfruttamento turistico del centro storico di Teggiano, una occasione di lavoro per molti giovani.